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Descrizione

Paolo Diena, (nome di battaglia Paolo Sala), è tra le figure più belle della resistenza, salito tra i primi patrioti sulla montagna pinerolese, fece della lotta partigiana un ideale. Laureando in medicina, mise la sua cultura e le sue conoscenze scientifiche a disposizione del movimento partigiano dei luoghi, con senso di umana fraternità. A Laval, all'inizio della Val Troncea, nella vecchia casa parrocchiale, riuscì a costituire un ospedaletto da campo dove venivano ricoverati i feriti più gravi; ospedale era però una parola impropria: in quanto era formato da capanne di rami e fascine di legna tenute insieme, per mancanza di corde, da bende di garza, ricoprendo il "tetto" con uno spesso strato di foglie. Un giorno Remo Raviol fu ferito gravemente all'occhio sinistro da una granata; Paolo, suo amico, lo accompagnò con gli occhi bendati per i sentieri della montagna fino a Torre Pellice per farlo medicare. Compiuta la missione, ritornò in valle e si fermò a Cotarauta ( la borgata più alta del nostro comune ) dove si fermò per la notte in compagnia di un gruppo di partigiani. Al mattino vennero sorpresi da una pattuglia tedesca, Paolo tentò la fuga, ma venne abbattuto da due colpi di Mauser. La notizia della morte di Paolo portò sconforto e commozione nel piccolo ospedale di Laval, il giovane "dottore dai capelli rossi" non era più tra di loro. Oggi suo fratello Giorgio lo ricorda con estrema lucidità, “ Era un giovane di grande umanità, non era salito in Val Chisone per fare la guerra, ( era un obiettore di coscienza ), ma per aiutare e prestare assistenza ai feriti, per questo divenne mitica la sua infermeria; di solito i ricoverati erano 10-12, non solo bisognava tenerli puliti per evitare le infezioni, ma anche pensare a procurarsi il cibo occorrente, difatti sovente Paolo cercava fin nella piana medicine e alimenti.

Ora una lapide lo ricorda nel comune di Inverso Pinasca: Su questi monti / al compimento ormai / di un ultimo atto / di fraterno solidale amore / PAOLO DIENA / combattente della libertà / suggellava / con il dono di se stesso / la luminosa giornata della sua vita terrena

A COTARAUTA 11-10-1944


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Paolo Diena



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